L’abbattimento di interi oliveti è il difficile epilogo di molte piante infette da malattie che dilagano senza contenimenti efficaci
L’utilizzo di materiale certificato nel vivaismo ha un ruolo di fondamentale importanza, soprattutto in considerazione delle minacce che colpiscono gli uliveti, come la diffusione della Xylella e altre malattie delle piante. La certificazione del materiale utilizzato costituisce un provvedimento preventivo di fondamentale importanza nell’ottica di evitare la diffusione di malattie dannose. Essa agisce in modo significativo nella riduzione del rischio di trasmissione di tali patologie da un’area all’altra, contribuendo, di conseguenza, alla tutela degli uliveti. La Xylella batterica in primis, ma anche altre malattie delle piante, possono avere impatti devastanti sull’ambiente agricolo, richiedendo spesso l’abbattimento di interi uliveti, con costi elevati anche a livello di impatto ambientale.
Diffusa attraverso gli xilemi delle piante la Xylella causa il collasso del sistema vascolare e la disseccazione delle foglie, compromettendo la salute generale delle piante di ulivo, riducendo la produzione di olive e influenzando la qualità dell’olio d’oliva. La situazione è ulteriormente complicata dalla mancanza di cure efficaci contro questa malattia, rendendo la prevenzione e la gestione tempestiva essenziali. L’uso di cultivar resistenti al batterio, come Leccino e Favolosa, hanno iniziato ormai da anni ad essere prese in considerazione, soprattutto in aree dove la malattia si è maggiormente diffusa. Per contro le stesse hanno un fabbisogno idrico importante, per cui in regioni, come la Puglia, dove l’indice di precipitazione è basso, è necessario il supporto dell’irrigazione, con conseguente costo sia per la gestione dell’impianto che per il reperimento di acqua. Un regime idrico ben gestito è importante per evitare situazioni di stress idrico o eccesso di umidità, entrambi dannosi per la salute degli olivi.
Oltre alla prevenzione delle malattie, l’utilizzo di piante certificate, catalogate in base alle loro caratteristiche genetiche, gioca un ruolo chiave anche nella conservazione della biodiversità, perché contribuiscono alla conservazione di varietà di olivo con caratteristiche vantaggiose sotto il profilo della resistenza ai patogeni oppure alle condizioni climatiche degli ultimi anni.
Nel dettaglio, quando ci riferiamo a materie prime certificate, ciò implica principalmente il possesso della certificazione fitosanitaria. Tale certificazione attesta che le piante hanno subito approfondite ispezioni, confermando l’assenza di organismi dannosi quali parassiti e malattie.
Un aspetto altrettanto importante riguarda la certificazione di origine e tracciabilità, che fornisce dettagli sulla provenienza delle piante e il loro percorso. Questa certificazione risulta fondamentale per sorvegliare e prevenire la possibile diffusione di malattie specifiche associate a determinate regioni. D’altra parte, ci si imbatte talvolta in una disponibilità limitata di materiale certificato, specialmente quando si considerano varietà autoctone o rare che potrebbero non essere facilmente reperibili con certificazioni specifiche. Inoltre, è possibile che sorgano ostacoli legati ai costi elevati associati alla certificazione e alla conformità normativa.